Piano di sviluppo rurale 2014-2020

L’assemblea legislativa della Regione Marche ha approvato in data 21 maggio 2015 con Deliberazione Amministrativa n.130 il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Il testo rappresenta il documento che risponde alla osservazioni formali della Commissione Europea formulate rispetto al Piano di Sviluppo Rurale approvato e trasmesso alla stessa Commissione a luglio 2014. A partire dalla ricezione di dette osservazioni, avvenuta a gennaio 2015, si è avviato il negoziato con la Commissione Europea che ha portato ad una revisione del programma condivisa strada facendo col partenariato e con gli organi consiliari. Il programma dovrebbe essere formalmente approvato dalla Commissione Europea entro il mese luglio.
Il PSR individua i fabbisogni della zona interessata e descrive una strategia coerente per soddisfarli in base alle priorità dell’UE in materia di sviluppo rurale. Queste priorità sono 6, a loro volta declinate in 18 aree di intervento (Focus Area) riportate nella tabella. Per la Regione Marche, nel prossimo settennio, sono previsti investimenti per 537,96milioni di euro.
PRIORITA’ FOCUS AREA
1 Promuovere la conoscenza e l’innovazione nel settore agricolo, forestale e nelle zone rurali 1a Stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali
1b Risanare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione dall’altro, al fine di migliorare la gestione e le prestazioni ambientali
1c Incoraggiare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale
2 Potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste 2a Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole per aumentare la quota di mercato, l’orientamento al mercato e la diversificazione delle attività
2b Favorire l’ingresso di agricoltori qualificati nel settore agricolo e il ricambio generazionale
3 Promuovere  l’organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo 3a Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità; creazione di valore aggiunto per i prodotti agricoli; promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali
3b Sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali
4 Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla sivicoltura 4a Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversit, compreso nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell’agricoltura ad alto valore naturalistico e all’assetto paesaggistico dell’Europa
4b Migliorare la gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi
4c Prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi
5 Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio, resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale 5a Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura
5b Rendere più efficiente l’uso dell’energia nell’agricoltura e nell’industria alimentare
5c Favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di energie rinnovabili, sottoprodotti, materie di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia
5e Promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale
6 Adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali 6a Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione
6b Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali
6c Promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali
La sola Focus Area prevista a livello comunitario che non viene considerata dal Piano di Sviluppo Regionale 2014-2020 è la 5d Ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall’agricoltura. Le priorità e le aree di intervento individuate, costituiscono gli Obiettivi Specifici dello sviluppo rurale per la Regione Marche in relazione al periodo 2014-2020
Click here to add a comment

Leave a comment: